CEAS Centro di Educazione Alla Sostenibilità DELLA BASSA ROMAGNA

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Podere Pantaleone

Il Podere Pantaleone è situato a un km dal centro di Bagnacavallo lungo la via omonima, laterale di via Stradello. Proprietà del Comune di Bagnacavallo, dal 1989 è Area di Riequilibrio Ecologico e dal 2006 è Sito di Importanza Comunitaria. Nell’oasi dopo l’abbandono della coltivazione a piantata della vite, la natura si è sviluppata spontaneamente negli ultimi 70 anni, dando vita a un habitat di grande interesse paesaggistico. Al suo interno si trovano la flora e la fauna tipiche della Pianura Padana almeno fino al dopoguerra. Alberi come pioppo nero e bianco, acero campestre, farnia, olmo, salice e ciliegio; arbusti che formavano le antiche siepi come biancospino, prugnolo selvatico, spino di gatta, rosa canina. Poi tanti fiori spontanei che l’uso di erbicidi ha reso ormai introvabili: gladiolo dei campi, specchio di Venere, fiordaliso, fior d’Adone, gittaione, speronella, piè di gallo. L’habitat del Podere Pantaleone è ideale per animali di ogni tipo: mammiferi, anfibi, rettili, invertebrati. Per gli uccelli, poi, è un vero paradiso ed è il luogo ideale per la nidificazione, la ricerca del cibo e zona di rifugio per molte specie, tra cui sparviere, lodolaio, upupa, gufo, assiolo, barbagianni. L’area è dotata di numerose installazioni: vari pannelli didattici, cassette nido per insetti, uccelli e pipistrelli, gioco dei fiori parlanti, pompa eolica, strutture ricreative in legno. Inoltre lo stagno delle libellule è stato sistemato inserendovi, attraverso il Progetto Rivivrò, piante acquatiche e animali rari ed è stato creato un campo di grano con fiori di una volta. La sede operativa del CEAS della Bassa Romagna comprende anche il Museo Naturalistico “Pietro Bubani”, collocato in tre sale al piano terra dell'ex convento delle Cappuccine (in attesa di essere spostato dentro al Centro Visita del Podere Pantaleone), che ospita il Museo Civico delle Cappuccine. Inaugurato nel 1985, è stato rinnovato nelle esposizioni nel 2000 con la realizzazione di alcuni diorami (come quello sul Podere Pantaleone e sugli animali alloctoni) e l’acquisizione di nuovi materiali (es. un uovo di dinosauro). I reperti esposti riguardano le diverse discipline naturalistiche: geologia, paleontologia, botanica, zoologia, e fanno parte della collezione: minerali, fossili, semi e legni, conchiglie, crostacei, insetti, rettili, anfibi, uccelli e mammiferi raccolti soprattutto in Romagna. Ha prevalenti finalità didattiche collegate alle attività di divulgazione.